CANADA 1998
SCOMPARSE

Io e Isabella stiamo attraversando il Canada coast to coast, dal Pacifico all’Atlantico. Abbiamo noleggiato a Vancouver un’auto che molleremo due mesi dopo a Montreal. Davanti al parabrezza hanno sfilato le Montagne Rocciose, gli sterminati campi di grano con i silos svettanti sulla pianura, i Grandi Laghi... e ora siamo a TORONTO, la metropoli più popolosa.



Passeggiando dalle parti della stazione ferroviaria vediamo uno strano assembramento e dall’altro lato della strada una cinepresa su un carrello. Sapremo dopo che stanno girando il film RESURRECTION. Protagonista un Christopher Lambert tenebroso prima dell’Alba.



Sull’ampio marciapiede aspetta un folto gruppo di persone. Capisco che sono le comparse. Mi avvicino e mi intrufolo. Indosso delle BRAGHE ROSSE tinta “foglia d’acero-bandiera canadese”, non posso non essere notato. Una donna con un singolare vestito lungo mi si rivolge a muso duro, sicuramente mi ingiunge di allontanarmi dal gruppo. Per fortuna parla inglese, io non capisco una parola... e rimango sul posto con la faccia da gnorri.
Subito scatta il CIAK, le comparse attraversano la strada e io pronto insieme a loro. Isabella, interdetta, mi segue solo perché ha paura di perdermi tra la folla. Dopo un breve intervallo il passaggio si ripete altre due volte e noi per altre due volte facciamo le comparse in mezzo al gruppo. Come definire un atteggiamento del genere? Esibizionistico? Direi “demenziale”, me ne assumo tutta la responsabilità.
Tornati in Italia, troviamo nella cassetta delle lettere una busta con francobollo canadese. La MGM ci ha scritturati per un nuovo film? No, è una salatissima multa per eccesso di velocità, con tanto di fotografia del posteriore auto scattata dalla telecamera (eravamo transitati per un centro abitato stile Far West con una casa ogni duecento metri e non mi ero accorto che fosse una cittadina).

L’anno seguente il film RESURRECTION è in prima visione nel multisala del Porto Antico. Non paghi della demenziale comparsata, ci precipitiamo a vederlo.
È ambientato a Chicago, ma è stato girato solo in parte lì, sotto i soliti piloni della metropolitana sopraelevata, in parte è stato girato a Toronto, penso perché qui il set aveva dei costi più bassi. Racconta di un serial killer che inchioda sulla croce i “pezzi” delle diverse vittime per assemblare una specie di Cristo-Frankenstein da far risorgere. Un film squallido, ributtante, forse il peggiore mai visto. Ma tant’è... rimaniamo inchiodati alla poltroncina fino all’ultimo, aspettando invano per un’ora e mezza la scena dell’attraversamento strada.
Partono i titoli di coda e... ecco finalmente la scena agognata appare sul grande schermo per qualche secondo. Noi ci siamo? Sì? Dove siamo? Strabuzzo gli occhi, con lo sguardo a mitraglia passo al setaccio la folla. Non vedo nulla, niente di niente, neanche le mie BRAGHE ROSSE. Scomparse.
THE END. Merylìn, che delusione!